CIPL Agricoltura operai Cremona: Flai non firma il contratto

Le retribuzioni non sono state ritenute adeguate all’andamento dell’inflazione

Con l’accordo di rinnovo, il contratto provinciale operai agricoli e florovivaisti, che rimarrà in vigore fino al 2027, prevede per gli oltre 8 mila addetti del settore operante nel territorio cremonese :
– l’aumento dei salari del 6,20% per ciascun livello professionale;
– l’aumento da 100 mila a 150 mila euro della somma prevista per la previdenza, assistenza e per le prestazioni aggiuntive a sostegno dei dipendenti e delle loro famiglie;
– un ruolo più centrale dell’Ebat Cimi di Cremona per la tutela, il welfare e la formazione;
– modifiche in tema di appalti;
– introduzione di indennità pari a 20 e 10 euro mensili per le figure di casaro e aiuto casato;
– aggiornamento delle indennità per il pasto e la cena in caso di attività fuori sede.
Nonostante siano state apprezzate le novità introdotte, tra cui l’istituzione della figura del rappresentante dei lavoratori alla sicurezza, Flai ha ritenuto di non sottoscrivere l’accordo fino all’espletamento di ulteriori verifiche in tema di salari. Invero, secondo gli stessi, il risultato raggiunto non adegua, in relazione all’andamento dell’inflazione, le retribuzioni sia in termini di quantità economiche sia per il ritardo dalla scadenza naturale del 31 dicembre 2023.

CCNL Enti Lirici: i sindacati chiedono un incontro

Nei giorni scorsi i sindacati Fistel Cisl, Cgil Slc e Uilcom hanno richiesto un incontro con il Ministro della Cultura al fine di discutere sulla riforma delle Fondazioni Lirico Sinfoniche evidenziando la necessità di un dialogo costruttivo sulla validazione del CCNL sottoscritto il 30 novembre 2023.

Esonero contributivo parità di genere: le modalità di trasmissione richieste

Forniti chiarimenti anche sul differimento dei termini di presentazione delle domande per le certificazioni conseguite entro il 31 dicembre 2023 (INPS, messaggio 13 agosto 2024, n. 2844).

L’INPS è intervenuto in materia di esonero contributivo per i datori di lavoro del settore privato che siano in possesso della certificazione della parità di genere, fornendo chiarimenti sulla modalità di trasmissione delle richieste. 

Infatti, i datori di lavoro privati che sono in possesso della certificazione citata hanno diritto a un esonero dal versamento dei contributi previdenziali dell’1%, con un limite massimo di 50.000 euro annui (articolo 5, Legge n. 162/2021). 

L’Istituto ha rammentato i requisiti che le imprese in possesso della certificazione di genere devono rispettare per accedere all’agevolazione in questione. In particolare, la domanda deve riportare la retribuzione media mensile globale, intesa come la media di tutte le retribuzioni mensili corrisposte dal datore di lavoro nel periodo di validità della certificazione e non quella del singolo lavoratore. 

Peraltro, ai fini del riconoscimento del beneficio contributivo, la certificazione di parità di genere, rilasciata in
conformità alla Prassi UNI/PdR 125:2022 dagli organismi di valutazione accreditati, deve riportare il marchio UNI e quello dell’ente di accreditamento. La circolare INPS n. 137/2022 ha precisato che, per accedere all’esonero, le aziende devono presentare domanda all’INPS attraverso lo specifico modulo telematico denominato “PAR_GEN“. 

Presentazione domande per le certificazioni conseguite entro il 31 dicembre 2023

I datori di lavoro, che abbiano conseguito la certificazione in argomento entro il 31 dicembre 2023 e che abbiano erroneamente compilato il campo relativo alla retribuzione media mensile globale stimata, possono
rettificare i dati inseriti, previa rinuncia alla domanda già presentata, entro il termine perentorio del 15 ottobre 2024. Alla scadenza del termine, tutte le domande in stato “trasmessa”, relative a certificazioni conseguite entro il 31 dicembre 2023, verranno elaborate secondo le indicazioni contenute nella citata circolare 137/2022.

Nel caso nel quale il datore di lavoro non rettifichi la domanda erroneamente presentata entro il termine del 15 ottobre 2024, la stessa domanda, qualora ricorrano tutti i requisiti di legge, sarà accolta per il minore importo determinato sulla base della retribuzione media mensile globale stimata erroneamente indicata. L’importo autorizzato sarà comunicato con nota in calce al modulo di istanza online presente all’interno del “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)”. 

I datori di lavoro privati che hanno presentato domanda, indicando erroneamente un periodo di validità della certificazione inferiore a 36 mesi, potranno beneficiare dell’esonero per l’intero periodo legale di validità della certificazione stessa, in quanto l’INPS procederà d’ufficio alla sanatoria delle relative domande e al riconoscimento dell’esonero per l’intero periodo spettante. 

Infine, i datori di lavoro privati che hanno già ricevuto un accoglimento della domanda presentata nel 2022, non dovranno ripresentare domanda, in quanto, a seguito dell’accoglimento della stessa, l’esonero contributivo è automaticamente riconosciuto per tutti i 36 mesi di validità della certificazione.

CIRL Agricoltura Operai Molise: siglato il rinnovo

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Previsti nuovi aumenti dal 1° agosto 2024 per gli operai agricoli e florovivaisti 

Dopo mesi di trattative, nei giorni scorsi è stato sottoscritto il rinnovo del CIRL applicabile agli operai agricoli e florovivaisti della regione Molise.
A livello economico è previsto un nuovo aumento dell’8,5% :
–  4,5% dal 1° agosto 2024;
–  4% dal 1° aprile 2025.
A livello normativo, invece, è prevista l’aggiunta di nuove mansioni con relativa riorganizzazione del sistema classificatorio. Le parti si impegnano, inoltre, a garantire maggiori tutele ai lavoratori stranieri con l’introduzione di permessi per lo studio della lingua italiana e permessi per festività religiose diverse dalla cattolica, oltre ad una maggiore flessibilità degli orari di lavoro nei casi di temperature elevate. Nel contratto viene garantita anche la costituzione dell’ente bilaterale.
I sindacati si ritengono soddisfatti definendo il contratto giusto e dignitoso, anche oltre le aspettative da loro ipotizzate.

Ebifarm: al via dal 1° settembre le domande per il contributo genitorialità

Previsto a favore dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato un contributo per la genitorialità pari a 250,00 euro per la frequenza di uno o più figli all’asilo nido

Per l’anno 2024 Ebifarm (Ente Bilaterale Farmacie Private) ha previsto l’erogazione, a favore di lavoratori e lavoratrici con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, di un contributo per la genitorialità pari a 250,00 euro per la frequenza di uno o più figli all’asilo nido. Le prestazioni saranno erogate nel rispetto del Regolamento e dei limiti di spesa stabiliti dalle deliberazioni del Consiglio Direttivo. 
Per poter presentare la domanda i lavoratori dipendenti dovranno essere impiegati presso aziende in regola con i versamenti ex art. 97 del CCNL al momento della richiesta. L’Ente per confermare la regolarità dei versamenti dell’azienda potrà effettuare una verifica attraverso la propria banca dati. Non solo, l’ISEE dei richiedenti dovrà essere pari o inferiore a 30.000,00 euro. Nel caso in cui la verifica dia esito negativo, l’Ente informerà specificamente il lavoratore che ha fatto richiesta.
Ai fini dell’ottenimento del contributo, i lavoratori interessati dovranno compilare un’apposita domanda, utilizzando esclusivamente la procedura disponibile sul sito dell’Ente. Una volta approvata, la richiesta di contributo verrà processata e il pagamento sarà effettuato, di norma, entro 60 giorni dalla presentazione. Il pagamento sarà accreditato direttamente sul conto corrente indicato dal richiedente al momento della domanda. 
La domanda potrà essere presentata dal 1° settembre 2024 al 30 giugno 2025