CCNL Elettrici: presentata l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo

Tra le richieste dei sindacati un aumento dei minimi, la riduzione dell’orario di lavoro, la parificazione delle ferie e modifiche sulla reperibilità 

Nei giorni scorsi è stata presentata dal Filctem-Cgil, FlaEi-Cisl e Uiltec-Uil l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del CCNL dei dipendenti del settore elettrico, in scadenza il prossimo 31 dicembre.
Di seguito alcuni degli argomenti discussi.
Classificazione del Personale
Richiesto un aggiornamento del sistema classificatorio, rendendo maggiormente coerente l’inquadramento con il bagaglio di esperienze, competenze e conoscenze del singolo lavoratore.
Orario di lavoro
I sindacati propongono una riduzione dell’orario di lavoro.
Ferie
Richiesta una parificazione delle ferie per i lavoratori neo assunti sin dal primo anni di servizio.
Reperibilità
Ai fini del calcolo di riposo, si chiede la parificazione del conteggio delle giornate di reperibilità speciale a quelle di reperibilità ordinaria ai fini del calcolo dei riposi. 
Minimi
Secondo i sindacati, il recupero salariale deve tenere conto, oltre che dell’IPCA previsionale per il triennio 2025-2027, anche del consistente differenziale tra quanto riconosciuto nel rinnovo 2022 e la inflazione effettivamente misurata nel triennio precedente.

Il modello per la fruizione del credito d’imposta per investimenti nella ZES unica

Approvato il modello di comunicazione per l’utilizzo del contributo sotto forma di credito d’imposta per gli investimenti effettuati nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno – ZES unica dalle imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e nel settore forestale e dalle microimprese, piccole e medie imprese attive nel settore della pesca e acquacoltura, con le relative istruzioni (Agenzia delle entrate, provvedimento 18 novembre 2024, n. 418393).

L’articolo 16-bis del D.L n. 124/2023 ha previsto un contributo sotto forma di credito d’imposta per le imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e nel settore forestale e per le microimprese, piccole e medie imprese attive nel settore della pesca e acquacoltura, che effettuano investimenti dal 16 maggio 2024 al 15 novembre 2024 relativi all’acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZES unica che ricomprende le zone assistite delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e le zone assistite della regione Abruzzo, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

 

Per accedere al contributo i soggetti interessati devono comunicare all’Agenzia delle entrate l’ammontare delle spese ammissibili sostenute e ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall’impresa devono risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, la certificazione viene rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale dei conti.

 

Pertanto, l’Agenzia delle entrate ha approvato il modello denominato “Comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nella ZES unica in favore delle imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e delle imprese attive nel settore forestale e nel settore della pesca e
acquacoltura”.

 

La Comunicazione deve essere inviata dal 20 novembre 2024 al 17 gennaio 2025 esclusivamente con modalità telematiche direttamente dal beneficiario oppure avvalendosi di un soggetto incaricato della trasmissione delle dichiarazioni, utilizzando esclusivamente il software denominato “ZESUNICAAGRICOLA”, disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia delle entrate.

 

A seguito della presentazione della Comunicazione viene rilasciata, entro 5 giorni, una ricevuta che ne attesta la presa in carico, ovvero lo scarto, con l’indicazione delle relative motivazioni.

 

È considerata tempestiva la Comunicazione trasmessa alla data di scadenza del termine di cui all’articolo 4, comma 1, del decreto e nei quattro giorni precedenti ma scartata dal servizio telematico, purché ritrasmessa entro i cinque giorni solari successivi a tale termine. Nel medesimo periodo e con le stesse modalità è possibile:

  • inviare una nuova Comunicazione, che sostituisce integralmente quella precedentemente trasmessa;

  • rinunciare totalmente al credito d’imposta indicato nell’ultima Comunicazione validamente presentata. 

 

Il credito d’imposta, nella misura spettante, è utilizzabile a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento con il quale è resa nota la percentuale per la determinazione dell’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile, nel rispetto del limite di spesa pari a 40 milioni di euro per l’anno 2024.

Sgravio contributivo per i contratti di solidarietà: le istruzioni per la fruizione

Fornite le indicazioni per l’applicazione delle agevolazioni previste dall’articolo 6 del D.L. n. 510/1996 a valere sullo stanziamento relativo al 2023 (INPS, circolare 15 novembre 2024, n. 97).

L’INPS ha fornito le istruzioni operative per la fruizione delle riduzioni contributive connesse ai contratti di solidarietà in favore delle aziende che, sulla base dei decreti direttoriali adottati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, siano state ammesse allo sgravio dei contributi previsto dall’articolo 6 del D.L. n. 510/1996, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 608/1996, a valere sullo stanziamento relativo all’anno 2023.

In particolare, l’articolo 6, comma 4, del citato D.L n. 510/1996, prevede, in favore dei datori di lavoro che stipulino contratti di solidarietà, una riduzione contributiva del 35% per ogni lavoratore interessato alla riduzione dell’orario di lavoro in misura superiore al 20%, per la durata del contratto e, comunque, per un periodo non superiore a  24 mesi, nei limiti delle risorse preordinate nel Fondo per l’occupazione.

Per il 2023 sono destinatarie della riduzione contributiva le imprese che al 30 novembre 2023 abbiano stipulato un contratto di solidarietà ai sensi del D.Lgs. n. 148/2015, nonché le imprese che abbiano avuto un contratto di solidarietà in corso nel secondo semestre dell’anno precedente.

Modalità di compilazione del flusso Uniemens

La circolare in commento, tra l’altro, include le modalità di compilazione del flusso Uniemens per le aziende destinatarie di decreti direttoriali di autorizzazione alla riduzione contributiva finanziata con le risorse stanziate per l’anno 2023. Tali aziende (indicate nell’Allegato n. 1 alla circolare) per esporre nel flusso le quote di sgravio spettanti per il periodo autorizzato, valorizzeranno all’interno di <DenunciaAziendale>, <AltrePartiteACredito>, i seguenti elementi:

– nell’elemento <CausaleACredito>, inseriranno il codice causale di nuova istituzione “L981”, avente il significato di “Arretrato conguaglio sgravio contributivo per i CdS stipulati ai sensi dell’art. 21, comma 1, lett. c), D. Lgs. n. 148/2015, anno 2023”;

– nell’elemento <SommeACredito>, indicheranno il relativo importo.

Queste operazioni di conguaglio dovranno essere effettuate entro il giorno 16 del terzo mese successivo a quello di pubblicazione della circolare in argomento.

Le aziende che hanno diritto al beneficio e che hanno sospeso o cessato l’attività, ai fini della fruizione dello sgravio spettante, dovranno avvalersi della procedura delle regolarizzazioni contributive (Uniemens/vig). 

 

 

 

CCNL Poste: le OO.SS. aprono formale conflitto con la parte datoriale

Le Sigle chiedono interventi migliorativi per alcune divisioni e una maggiore flessibilità con lo smart working

Le OO.SS. Slp-Cisl, Confsal-Comunicazioni, Failp-Cisal e Fnc-Ugl Comunicazioni hanno aperto un formale conflitto di lavoro a livello nazionale in Poste Italiane, al fine di spingere l’azienda a risolvere le criticità operative e organizzative. Con un comunicato del 13 novembre 2024, i sindacati affermano che occorre sistemare, tra le altre cose, i problemi derivanti dai precedenti accordi e dai nuovi scenari delineati dal piano industriale. La spaccatura è giunta, secondo quanto riportato dalle Sigle, dalla posizione assunta da Uil-Poste nel corso del recente rinnovo contrattuale e dalla Slc-Cgil sul tema della privatizzazione. La divergenza di posizione ha determinato, infatti, un’immobilismo dei tavoli negoziali. L’azienda avrebbe potuto aprire tavoli separati, ma non l’ha fatto e questo ha portato, di conseguenza, all’apertura del conflitto di lavoro.
Per quanto riguarda la divisione PCL (posta, comunicazione e logistica), le OO.SS. chiedono che vengano affrontati alcuni temi chiave, tra gli altri: carenza strutturale ed uso eccessivo dei contratti a tempo determinato; adeguamento degli organici nei nodi di rete e risoluzione dei problemi immobiliari; disorganizzazione nel progetto “Microfulfillment” e necessità di una perequazione dei carichi di lavoro; ritardi nella consegna dei DPI.
Per la divisione di MP (mercato privati), le OO.SS. chiedono miglioramenti sulla quantificazione dell’indennità di relazione; necessità di introdurre in maniera sperimentale l’orario su 5 giorni e la possibilità di attivare la mobilità del personale anche per le figure in ambito commerciale.
Per la divisione DTOinsourcing serve avviare un confronto preventivo da parte aziendale su interventi organizzativi con i sindacati. Le OO.SS. contestano anche un atteggiamento rigido sullo smart working. 

Edilcassa Veneto: confermato il contributo per Sostegno Investimenti



Le domande compilate tramite Modello 20 devono essere presentate entro e non oltre il 30 novembre 2024


Edilcassa Veneto conferma, con decorrenza dall’anno edile 2023/2024 e per gli anni a venire, il contributo per Sostegno Investimenti regolato dall’art. 14 A del CCRL 3 febbraio 2022. 
Sono ammissibili al contributo le spese sostenute nel periodo dal 01.10.2023 al 30.09.2024 a fronte dei seguenti investimenti effettuati dall’impresa:
– attrezzature e macchinari di lavoro compresi i mezzi d’opera connessi all’attività dell’azienda;
– attrezzature e infrastrutture per migliorare la sicurezza aziendale e del cantiere. 
L’investimento può essere attuato attraverso: mutuo chirografario, Artigiancassa, Mediocredito, Sabatini/Tremonti, leasing, mutuo fondiario o ipotecario e autofinanziamento.
Si deve evincere la tipologia di bene acquistato e la data di stipula del contratto di acquisto dalle fatture e dai contratti o finanziamenti.
Il contributo non può essere utilizzato per l’acquisto di beni usati, beni immobili e mobili registrati e hardware (pc, smartphone, tablet e server).
Ogni azienda può ricevere un contributo per anno di competenza, pari al 5% (IVA esclusa) sull’investimento effettuato fino a un massimo annuo erogabile di 1.000 euro per azienda. Invece, in caso di investimento in attrezzature ed infrastrutture finalizzate al miglioramento dei livelli di sicurezza aziendale, il contributo sull’investimento effettuato è pari al 7% (IVA esclusa), fino a un massimo erogabile annuo di 1.750 euro per azienda.
Il contributo minimo è pari a 100 euro.
Per richiedere il contributo, le imprese devono compilare il Modello 20 – Sostegno alle imprese edili per investimenti ed inviarlo via mail entro il 30 dicembre 2024, completo degli allegati richiesti direttamente all’indirizzo di Edilcassa Veneto indicato.